Un’idea di pittura a Bologna, dal 1950 e il 1970

Una mostra a cura di
Sandro Malossini e Francesco Finotti

Palazzo Garagnani
via Marconi 47, Loc. Crespellano, Valsamoggia (BO)

26 settembre/20 ottobre 2019

Opening: mercoledì 25 settembre, ore 20:30

In occasione della 36° Festa Fiera
Info: tel. 051836442/05 segreteria@roccadeibentivoglio.it
www.frb.valsamoggia.bo.it
Facebook/Twitter/Instagram: FRBValsamoggia

Aperture
Durante la Fiera:
giovedì 26/09 – ore 20:30 / 23:00
venerdì 27/09 – ore 20:00 / 23:00
sabato 28/09 – ore 9:30 / 12:30 e ore 15:00 / 23:00
domenica 29/09 – ore 10:00 / 12:30 e ore 15:00 / 23:00
Dopo la Fiera:
sabato 5, 12 e 19/10 – ore 9:30 / 12:30 e ore 15:00 / 19:00
domenica 6, 13 e 20/10 – ore 15:00 / 19:00
ingresso gratuito

Targa Volponi a Mirta Carroli

Casadeipensieri

Mercoledì 11 Settembre 2019
ore 21
Festa Unità del Parco Nord

“Targa Volponi a Mirta Carroli”

intervengono
Maria Luisa Vezzali – poetessa
Jadranka Bentini – pres.te Conservatorio Martini
Sandro Malossni – vice pres. Felsina Factory

consegna la targa
Marilena Pillati – vicesindaco Bologna

conduce
Bruno Stefani – resp. Artistico Volponiarte

Da sempre il lavoro di Mirto Carroli è legato sia allo studio delo spazio attraverso l’indagine storico culturale degli ambienti nei quali si trova ad operare, sia allo studio di forme ancestrali, quasi primordiali, risalenti al mito, ala vita dell’uomo ed evocative di antiche civiltà. È un’artista bolognese profondamente radicato nel nostro territorio sia per ragioni anagrafiche che per formazione.
Il suo lavoro ò stato seguito con particolare interesse da critici e curatori di grande prestigio, tra i quali: Giorgio Bonomi, Pietro Belfast, Enrico Crispolti, Vittoria Coen, Renato Barilli, Claudio Cerritelli, Maria Luisa Trevisan, Marisa Vescovo, Elisa Del Prete, Claudia Zanfi e altri ancora.
La poetica di Mirta Carroli si incentra su un legame profondo tra l’opera creata e il luogo in cui l’artista lavora, traducendosi nel suo caso in una relazione privilegiata con l’enigma ancestrale della terra supporto-apertura-abisso e con gli archetipi delle Civita agricole.
Nell’opera di questa artista convivono infatti poeticità e concretezza, ricerca e confronto con la tradizione, anime contrapposte che attraverso la padronanza dei mezzi espressivi si sublimano in un linguaggio unitario di evocazione.
I materiali utilizzati sono principalmente l’acciaio corten e il ferro, che vengono lavorati con la tecnica “per togliere” e “per mettere”: in una prima fase la scultrice toglie, cioè sfrangia, taglia, disegna sulla lastra utilizzando I plasma; quindi, una volta preparati gii elementi, i assembla, rapportandosi all’ambiente circostante con la capacità di rispettarlo, esaltarlo e plasmarlo con lo stesso gesto.
Ne scaturisce un discorso a volte filosofico, a volte lirico, che utilizza l’alfabeto primordiale della terra e del fuoco come elementi al tempo stesso astratti e reali, concettuali e concreti.
Evolvere, andare in profondità, sondare nel profondo la materia, ecco i principi che sottintendono tutta la ricerca di Mirto Carroll della quale il disegno é parte ideativa e progettuale fondamentale, ovvero, per dirla con Paul Valery. “La più ossessionante tentazione dell’intelletto”.

Le tracce e i colori della pittura

ALFONSO FRASNEDI
LE TRACCE E I COLORI DELLA PITTURA
a cura di Sandro Malossini

Inaugurazione
Sabato 31 agosto 2019
ore 18,00

FAROARTE
Piazzale Marinai d’Italia 20 (centro civico), Marina di Ravenna

organizzazione
Capit Ravenna

collaborazioni
Pro Loco Marina di Ravenna
Felsina Factory

patrocini
Assemblea Legislativa
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Ravenna
Comune di Ravenna
Assessorato alla Cultura

apertura
sabato e domenica
11,00-13,00/15,00-19,00
fino al 22 settembre 2019
Su appuntamento: 327 6542917

info: 0544.591715
www.capitra.it

La vibrazione della materia

CARLO MASTRONARDI
a cura di Sandro Malossini

Inaugurazione mostra
venerdì 13 settembre ore 18.00

esposizione mostra
dal 13 settembre all’11 ottobre 2019

Assemblea legislativa
viale Aldo Moro, 50 – 40127 Bologna
dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00
info:gabinettopresidenteal@regione.emilia-romagna.it

Taccuino per immagini

ROBERTO DI CARO

a cura di Sandro Malossini
inaugurazione venerdì 12 luglio 2019 – ore 18,00
dal 12 luglio al 20 agosto 2019

ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Viale Aldo Moro n.50 – Bologna

Cinquanta scatti, cento nel catalogo, che raccontano la guerra in Afghanistan del 2001, la guerra in Iraq del 2003, la “rivoluzione arancione” in Ukraina del 2004, l’Iran degli ayatollah, il terremoto ad Haiti del 2010. E’ la mostra “Roberto Di Caro. Taccuino per immagini”, a cura di Sandro Malossini, organizzata e prodotta dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna nella sua sede di viale Aldo Moro 50 a Bologna, su iniziativa della sua presidente Simonetta Saliera. Inaugurazione il 12 luglio alle ore 18, l’esposizione chiuderà il 20 agosto. Il 19 ottobre sarà ad Acqui Terme nell’ambito della rassegna e del premio Acqui Storia. Le immagini documentano parte del lavoro di Roberto Di Caro come inviato del settimanale L’Espresso nelle principali crisi internazionali. I mujaheddin al fronte, la resa della roccaforte talebana di Kunduz, il conflitto contro Al Qaeda in Kurdistan, gli attentati a Baghdad ma, spiega Di Caro in una intervista a Malossini, «anche il tentativo di dar conto dell’altra faccia delle guerre, che non sono fatte solo di cannoni e kalashnikov e morti ammazzati». Scorrono dunque nelle immagini in mostra la quotidianità per noi difficilmente immaginabile di un Afghanistan senza pace da decenni, la frenesia del ritorno alla normalità nell’Iraq dopo la caduta di Saddam, l’ayatollah Khamenei e il vertice del potere in Iran alla musallah di Tehran, la folla in piazza a chiedere democrazia a Kiev, la vita ad Haiti nei terribili giorni del terremoto tra le rovine e i palazzi ancora in fiamme.
Catalogo disponibile nella sede espositiva.

#4 Elementi

Mario Nanni, Nanni Menetti, Gabriele Lamberti, Leonardo Santoli

a cura di Lorenza Miretti

Inaugurazione sabato 29 giugno, ore 18,00
dal 29 giugno al 28 luglio 2019

Sala della Biblioteca M. Marri, Via Casaglia, 1 – Monzuno

Inaugura sabato 29 giugno, alle ore 18.00, a Monzuno, nella sala della biblioteca “M. Marri” la mostra “#4elementi”, Mario Nanni, Nanni Menetti, Gabriele Lamberti e Leonardo Santoli. Quattro artisti legati al territorio di Monzuno che espongono le opere che hanno caratterizzato la loro attività artistica. La mostra raggiunge Monzuno dopo essere stata, nel 2018, a Dozza Imolese e a Oliveto Citra. Raggiunge i luoghi dove i quattro artisti hanno vissuto una parte importante delle loro vite.

“Monzuno è un territorio felice, ricco di Arte, di Storia e di Natura”. Ermanno Pavesi, Assessore alla Cultura del comune spiega come non si possa restare colpiti venendo a visitare il piccolo paese dell’Appennino. “La cultura diventa, oggi, motore di sviluppo legata al turismo e all’enogastronomia del territorio della montagna bolognese”.

La curatrice Lorenza Miretti: ” Le ricerche, dei quattro artisti, percorrono sentieri e lambiscono mete non perfettamente sovrapponibili ma affini, per la condivisione del medesimo approccio dialogico al mondo materiale ed immateriale, al cosmo infinito dei corpi tangibili e del pensiero immaginifico, con la sola ed unica finalità di estrarne, secondo le differenti nature artistiche, gli input, i segreti, le contraddizioni, gli incanti ed i turbamenti ed alchemicamente farne ciò che ognuno di essi legge come propria peculiare espressione artistica.”.

La mostra rimarrà aperta fino al 28 luglio con i seguenti orari:
martedì e giovedì 9.00 – 12.00 e 15.00 – 18.00, sabato e domenica 10.00 – 12.00
Sala della Biblioteca M. Marri, Via Casaglia, 1 – Monzuno
Per informazioni: 3385055363

Luoghi e figure, io verso Persepoli

Bruno De Angelis

a cura di Sandro Malossini

inaugurazione domenica 2 giugno 2019 ore 11,00
dal 2 giugno al 23 luglio 2019

apertura:
sabato e domenica 11,00-13,00 e 15,00-19,00

Galleria FaroArte
Piazzale Marinai d’Italia n. 20 – MARINA DI RAVENNA

Bruno De Angelis torna ad esporre in una mostra personale dopo più di trent’anni presentando, in una sorta di piccola antologica, una selezione di opere che vanno dagli esordi degli anni settanta alle recentissime del 2019. La mostra ripercorre le varie tappe creative che partendo da una figurazione astratta che negli anni va sempre più pulendosi e costruendo piani
Catalogo disponibile in sede.

Organizzazione e coordinamento attività:
CAPIT Ravenna

in collaborazione con Felsina Factory, Bologna, Pro Loco Marina di Ravenna

PATROCINI
Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Provincia di Ravenna
Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura

La Pittura

Leone Pancaldi

a cura di Sandro Malossini

inaugurazione sabato 1 giugno 2019 ore 19,30
dal 1 giugno al 1 luglio 2019

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Viale Aldo Moro n.50 , Bologna

Bologna deve molto a Leone Pancaldi, la sua opera come architetto è stata di importanza internazionale: la sistemazione degli spazi interni della Pinacoteca di Bologna ha aperto un nuovo modo di interpretare gli spazi espositivi, la prima sede della Regione Emilia-Romagna, la Galleria d’arte moderna (la GAM), il palazzo IBM a Borgo Panigale e numerose costruzioni private hanno segnato profondamente l’architettura a Bologna. Ma anche gli allestimenti delle mostre di arte antica organizzate dallo storico dell’arte Cesare Gnudi o  le esposizioni realizzate con lo storico e critico d’arte Andrea Emiliani. Ora l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dedica questa esposizione alla pittura di Leone Pancaldi, aspetto non meno importante della sua creatività ma meno conosciuto. Dalle prime opere di carattere prettamente figurativo, post-cubista, dei tardi anni quaranta alla rivoluzione del linguaggio informale, al ritorno della figurazione nei suoi aspetti più fantastici e poetici. Un ricco panorama di bella pittura e grande fantasia ancorata strettamente alla quotidianità del suo tempo. Più di trenta opere ci presentano l’intera vicenda artistica di Leone Pancaldi e ne riconoscono, nella loro totalità, una figura di primo piano nella pratica dell’arte che ha visto Bologna sul finire degli anni cinquanta conquistare l’attenzione internazionale. Ma mai, come in questa mostra, troviamo nelle opere dei primi anni settanta, temi di straordinaria attualità che l’artista ha affrontato più di trent’anni fa raccontando naufragi e sogni di nuova vita in nuovi mondi. Una ricca raccolta di opere che grazie alla grande disponibilità degli eredi, Mariarosa e Giuliano Pancaldi, vengono ora proposte al pubblico dopo anni dall’ultima esposizione dedicata a Leone Pancaldi  nella convinzione che questa attività di attenzione nei confronti dell’arte da parte dell’Assemblea legislativa porti il giusto riconoscimento a quanti vi  hanno operato e hanno raggiunto esiti ragguardevoli e meritevoli  di rimanere nella storia.

Catalogo disponibile in sede.

Si segnala che alle ore 20,30 si terrà il Gran Concerto della Repubblica
Corpo bandistico Pietro Bignardi di Monzuno – Diretto dal Maestro Alessandro Marchi

Organizzazione e coordinamento attività:
Gloria Evangelisti, Gabinetto di Presidenza
Luca Molinari, Segreteria di Presidenza
dell’Assemblea legislativa della Regione ER

in collaborazione con il Comune di Monzuno

Resistenza: la voce dell’arte

A cura di Sandro Malossini
Dal 19 aprile al 20 maggio 2019
Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Viale Aldo Moro n.50 Bologna

Mostra promossa ed organizzata da
Gloria Evangelisti, Gabinetto di Presidenza
Luca Molinari, Segreteria di Presidenza dell’Assemblea legislativa Regione ER

Più di cinquanta  opere, tra disegni, pitture e sculture, realizzate dagli anni quaranta a oggi, ripercorrono attraverso l’ingegno di tanti artisti uno dei momenti più forti d’identità patriottica e di sacrificio per la  libertà di tutti come fu la Resistenza. Dai disegni di satira, come quelli usciti dalla mano di Tono Zancanaro o di Mino Maccari, a quelli di un forte realismo realizzati nel 1944 da Renato Guttuso o ancora a quelli eseguiti da Leone Pancaldi in un lager nazista, alla pittura di Aldo Borgonzoni che affida la sofferenza alla deformazione dei corpi e dei volti, ad Armando Pizzinato che ferma l’attimo prima della fucilazione nei volti dei condannati, e ancora le angosce dei corpi ritratti da Sughi, da Cappelli o da un Dino Boschi che pare aprire la sua pennellata al mondo baconiano delle trasfigurazioni. Altre figure e altri drammi raccontati da Filippo Albertoni, Xavier Bueno con il suo prigioniero a mani alzate, un insolito Bepi Romagnoni ancora legato alla figurazione di matrice realista come pure un condannato ritratto dalla mano felice di Ernesto Treccani. Tanti ancora i nomi degli artisti che sono stati raccolti in questa mostra a testimonianza di quanto la Resistenza sia stata non solo un sentimento ma una scelta di vita, vita tante volte, troppo spesso, spenta da forze nemiche della libertà, dell’uguaglianza, della pace.

Un omaggio all’artista Mario Nanni, partigiano della brigata Stella Rossa, che oggi, all’età di novantasette anni, partecipa a questo evento con una piccola mostra monografica dedicata al tema della Resistenza, tema che dai primi anni cinquanta ha affrontato più volte fino agli ultimi lavori degli anni ottanta.

Artisti in mostra: Francesca Acerbi, Filippo Albertoni, Ubaldo Bertoli, Angelo Biancini, Aldo Borgonzoni, Dino Boschi, Maurizio Bottarelli, Remo Brindisi, Xavier Bueno, Giovanni Cappelli, Gino Covili, Giuseppe Ferrari, Remo Gaibazzi, Gianfranco Goberti, Giuseppe Guerreschi, Renato Guttuso, Luciano Leonardi, Mino Maccari, Sebastian Matta, Carlo Mattioli, Marino Mazzacurati, Mauro Mazzali, Mario Nanni, Leone Pancaldi, Armando Pizzinato, Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Romagnoni, Ilario Rossi, Alberto Sughi, Nani Tedeschi, Ernesto Treccani, Jucci Ugolotti, Tullio Vietri, Tono Zancanaro, Giuseppe Zigaina.

Fabio Torre – Double play/Doppio gioco

a cura di Sandro Malossini

Galleria FaroArte
Piazzale Marinai d’Italia n.20
Marina di Ravenna RA

Inaugurazione sabato 13 aprile 2019 ore 17,00
dal 13 aprile al 5 maggio 2019
sabato e domenica 10,00-12,30 e 15,30-19,30

La fotografia nello specchio della pittura

La riflessione sui rapporti tra fotografia e pittura è alla base della ricerca artistica di Fabio Torre negli ultimi vent’anni. Contrariamente a quanto potrebbe sembrare non è mai stato negli obiettivi dell’autore un gioco di trompe l’oeil per far sembrare fotografia ciò che è invece pittura, mentre si tratta di una riaffermazione della pratica pittorica che va a cercare i suoi elementi nel medium privilegiato della fotografia.
Il gioco si complica quando non si tratta solo di rendere il “fotografico” attraverso l’artificio pittorico, ma quando poi si sceglie di muoversi nei “luoghi” stessi della fotografia classica: il bianco e nero, il provino a contatto, il ritratto, infine addirittura le macchine fotografiche assunte ad icone vagamente pop nel loro giganteggiare lo spettatore. Il risultato è appunto un doppio gioco di sguardi: chi è l’osservatore e chi l’osservato? E quando nei ritratti di artisti ed amici il soggetto compare più di una volta nello stesso dipinto cosa accade? La ripetizione del soggetto ne rafforza la presenza, ma al contempo la depotenzia togliendogli unicità. E l’osservatore si trova intrigato nel gioco di sguardi in un ambiguo dialogo a tre.

Fabio Torre (Bologna 1955) vive e lavora a Bagnarola di Budrio. Ha all’attivo negli ultimi vent’anni oltre trenta mostre personali in spazi pubblici e privati in Italia e all’estero.

Catalogo in galleria.

Mostra realizzata in collaborazione con:
Felsina Factory, Bologna
Capit, Ravenna
Galleria Studio G7, Bologna

Patrocini:
Presidenza dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Provincia di Ravenna
Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura