Articoli

Un’idea di pittura a Bologna, dal 1950 e il 1970

Una mostra a cura di
Sandro Malossini e Francesco Finotti

Palazzo Garagnani
via Marconi 47, Loc. Crespellano, Valsamoggia (BO)

26 settembre/20 ottobre 2019

Opening: mercoledì 25 settembre, ore 20:30

In occasione della 36° Festa Fiera
Info: tel. 051836442/05 segreteria@roccadeibentivoglio.it
www.frb.valsamoggia.bo.it
Facebook/Twitter/Instagram: FRBValsamoggia

Aperture
Durante la Fiera:
giovedì 26/09 – ore 20:30 / 23:00
venerdì 27/09 – ore 20:00 / 23:00
sabato 28/09 – ore 9:30 / 12:30 e ore 15:00 / 23:00
domenica 29/09 – ore 10:00 / 12:30 e ore 15:00 / 23:00
Dopo la Fiera:
sabato 5, 12 e 19/10 – ore 9:30 / 12:30 e ore 15:00 / 19:00
domenica 6, 13 e 20/10 – ore 15:00 / 19:00
ingresso gratuito

Ilario Rossi le Biennali di Venezia

1 giugno 2018

Ilario Rossi le Biennali di Venezia
a cura di Sandro Malossini

inaugurazione ore 19,30
Viale Aldo Moro n. 50 – Bologna

Gran Concerto della Repubblica
Scuola di musica della Banda Bignardi di Monzuno
esibizione ore 20,30

Proseguendo l’impegno di divulgazione e promozione dell’arte moderna e contemporanea presente in Regione, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia- Romagna, presenta negli spazi di Viale Aldo Moro 50, una personale del Maestro Ilario Rossi (1911-1994) dedicata alle sole opere che l’artista ha esposto nelle numerose partecipazioni alle Biennale di Venezia. Dalla prima presenza del 1936 con una sola opera oggi scomparsa e di cui non si conserva neppure un’immagine alle opere della sala personale del 1964 che conclude l’avventura veneziana dell’artista. Vengono esposte in mostra una ventina di opere che, attraverso un lavoro di ricerca e contatti con Istituzioni e collezionisti privati, coprono quasi totalmente la produzione meno figurativa dell’artista, la più vicina alle poetiche dell’informale. La mostra si apre però con un grande quadro “La madre”, realizzato nel 1950 ed esposto nell’edizione di quell’anno, omaggio alla stagione novecentistica del nostro. Si prosegue con alcuni olii, di medie dimensioni, che accompagnano gli anni ’50 e il suo travaglio espressivo con la scomposizione e frantumazione dell’immagine, dove il ricordo o la memoria di un paesaggio rimane un’ombra nella struttura compositiva. Con le opere esposte nella sala personale nel 1964 e realizzate l’anno precedente si conclude la partecipazione di Ilario Rossi alla Biennale di Venezia, ma è proprio in questi grandi olii dove la sua poetica si rafforza e diventa primaria nel panorama nazionale. Una nuova figurazione si affaccia sulle sue tele, un segno che da lacerazioni e ripensamenti diventa un’esplosione di colori e felicità cromatiche, corpi che assumono presenza, oggetti che portano la loro fisicità nell’immagine.

Un catalogo editato per l’occasione dall’Assemblea legislativa, che raccoglie alcune tra le testimonianze critiche più significative del tempo, da Arcangeli a Tassi, da Calvesi a Valsecchi, e da Cavalli fino a Venturoli, accompagna la mostra. La mostra sarà visitabile dal 1 al 30 giugno 2018 presso la sede dell’Assemblea legislativa.