Targa Volponi a Mirta Carroli
Casadeipensieri
Mercoledì 11 Settembre 2019
ore 21
Festa Unità del Parco Nord
“Targa Volponi a Mirta Carroli”
intervengono
Maria Luisa Vezzali – poetessa
Jadranka Bentini – pres.te Conservatorio Martini
Sandro Malossni – vice pres. Felsina Factory
consegna la targa
Marilena Pillati – vicesindaco Bologna
conduce
Bruno Stefani – resp. Artistico Volponiarte
Da sempre il lavoro di Mirto Carroli è legato sia allo studio delo spazio attraverso l’indagine storico culturale degli ambienti nei quali si trova ad operare, sia allo studio di forme ancestrali, quasi primordiali, risalenti al mito, ala vita dell’uomo ed evocative di antiche civiltà. È un’artista bolognese profondamente radicato nel nostro territorio sia per ragioni anagrafiche che per formazione.
Il suo lavoro ò stato seguito con particolare interesse da critici e curatori di grande prestigio, tra i quali: Giorgio Bonomi, Pietro Belfast, Enrico Crispolti, Vittoria Coen, Renato Barilli, Claudio Cerritelli, Maria Luisa Trevisan, Marisa Vescovo, Elisa Del Prete, Claudia Zanfi e altri ancora.
La poetica di Mirta Carroli si incentra su un legame profondo tra l’opera creata e il luogo in cui l’artista lavora, traducendosi nel suo caso in una relazione privilegiata con l’enigma ancestrale della terra supporto-apertura-abisso e con gli archetipi delle Civita agricole.
Nell’opera di questa artista convivono infatti poeticità e concretezza, ricerca e confronto con la tradizione, anime contrapposte che attraverso la padronanza dei mezzi espressivi si sublimano in un linguaggio unitario di evocazione.
I materiali utilizzati sono principalmente l’acciaio corten e il ferro, che vengono lavorati con la tecnica “per togliere” e “per mettere”: in una prima fase la scultrice toglie, cioè sfrangia, taglia, disegna sulla lastra utilizzando I plasma; quindi, una volta preparati gii elementi, i assembla, rapportandosi all’ambiente circostante con la capacità di rispettarlo, esaltarlo e plasmarlo con lo stesso gesto.
Ne scaturisce un discorso a volte filosofico, a volte lirico, che utilizza l’alfabeto primordiale della terra e del fuoco come elementi al tempo stesso astratti e reali, concettuali e concreti.
Evolvere, andare in profondità, sondare nel profondo la materia, ecco i principi che sottintendono tutta la ricerca di Mirto Carroll della quale il disegno é parte ideativa e progettuale fondamentale, ovvero, per dirla con Paul Valery. “La più ossessionante tentazione dell’intelletto”.