L’irrinunciabile ostinazione nella Pittura

MAURIZIO BOTTARELLI
“L’irrinunciabile ostinazione nella Pittura”
a cura di Sandro Malossini

Dal 2 febbraio al 9 marzo 2018

Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Viale Aldo Moro n. 50, Bologna

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna prosegue il suo impegno nella valorizzazione e nel riconoscimento delle espressioni artistiche del territorio presentando, in occasione di Arte Fiera 2018, all’interno del percorso di Art City, la mostra personale “L’irrinunciabile ostinazione nella Pittura” di Maurizio Bottarelli.
“Come Assemblea legislativa siamo grati a quanti collaborano, ormai da tempo, con noi per fare conoscere artisti di grande valore del nostro territorio regionale: è un modo per dare lustro all’Istituzione regionale e per rafforzarne il legame con i cittadini”, spiega Simonetta Saliera, Presidente del Parlamento regionale dell’Emilia-Romagna.
Artista fra i più conosciuti e stimati del secondo novecento, nasce a Fidenza nel 1943 e si trasferisce giovanissimo a Bologna dove compie gli studi artistici all’Accademia di Belle Arti; ricopre poi il ruolo di assistente alla cattedra di pittura di Pompilio Mandelli e successivamente ne diventa titolare all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Bottarelli ha tenuto lo studio sempre a Bologna, anche se molta parte della sua opera è stata concepita e suggerita dagli innumerevoli viaggi e soggiorni all’estero. Dall’Islanda all’Australia, dalla Tasmania alla Nuova Zelanda, dalla Norvegia alla California in un susseguirsi di docenze tenute presso università straniere e di corsi ospitati dalle più prestigiose scuole d’arte internazionali.
Le opere presentate in questa mostra appartengono a due grandi cicli pittorici che l’artista ha indagato per molti anni: i paesaggi e le teste.
Il primo ciclo, i paesaggi, parte dagli anni novanta (ricordiamo il paesaggio dell’Islanda dedicato a Monet), entra negli anni duemila con le tele, ricche di colori e di contrasti, dedicate all’Australia e giunge ai cieli e alle fredde terre della Norvegia, dove si colgono i verdi della primavera che cancellano i bianchi della neve e del ghiaccio.
Il secondo, le teste, rappresenta invece uno sguardo sugli anni recenti, caratterizzati da una continua ricerca che ha sollecitato l’autore a “rivedere” il lavoro dei primi anni sessanta, a controllare e stemperare il pathos giovanile e la partecipazione quasi fisica all’opera per raggiungere una capacità di sintesi espressiva che si riconosce solo ai grandi maestri.
La mostra è accompagnata da un catalogo che raccoglie una piccola antologia della critica e della letteratura che dagli anni sessanta hanno accompagnato le esposizioni di Maurizio Bottarelli.

Mostra promossa da:
Gloria Evangelisti, Gabinetto di Presidenza
Luca Molinari, Segreteria di Presidenza
dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna